🇮🇹 Essere freelance non significa vivere per lavorare

Care amiche, cari amici, come state? È Chiara alla tastiera! Lo sappiamo, non ci facciamo “sentire” da molto tempo qui sul nostro blog, ma siamo state entrambe travolte dal lavoro e dalla routine quotidiana. Oggi è sabato, e per fortuna la calma è tornata momentaneamente dalle nostre parti. Proprio in questo periodo di grande lavoro e stress, ho pensato: “devo scrivere una riflessione sull’argomento, magari può essere di spunto per qualche collega”.

Ultimamente sono stata letteralmente sommersa di cose da fare, tra traduzioni, studio (sì, anche i professionisti studiano!), collaborazioni e insegnamento. Mi sono talmente coinvolta nei miei progetti che a un certo punto il mio corpo e la mia mente mi hanno lanciato un segnale di “alt” enorme, che per fortuna ho “visto” (per fortuna perché non tutti voi forse sapranno quanto sono miope!). È in quel momento che ho pensato: “perché una cosa che io amo follemente, ovvero il mio lavoro, dovrebbe farmi sentire così? Non dovrebbe, forse, essere il contrario?”. Molto spesso quando si lavora da soli (e si è della Vergine come me!) si tende a dedicare qualunque energia al proprio lavoro, si vuole che tutto sia perfetto e si accumula e si accumula fino a che poi non vi è più spazio per altro. Io l’ho fatto, l’ho fatto senza rendermene conto perché non mi pesava, perché per me lavorare era (ed è) un piacere. Ho capito, però, che non stavo dando il giusto valore alla parola “freelance”: se sono freelance, perché non sono libera di decidere se, come e quando prendermi una pausa?. Ho capito, quindi, che sbagliavo. Ci sto ancora lavorando, non è facile, ma ho imparato che se un giorno nella mia fatidica app agenda inserisco 6 task invece di 8 non muore nessuno.

Oggi viviamo in un mondo sempre più frenetico, nel quale il tempo sembra sempre sfuggirci di mano. Noi stesse abbiamo rallentato il nostro lavoro per The Chamber of Translations per mancanza di tempo. Ma la verità è che il tempo si trova. Ci possono essere momenti più pieni, certo, ma il tempo c’è e va saputo trovare. Oggi sono davvero felice di aver trovato il mio tempo per The Chamber of Translations, e chiudo questa mia breve, ma spero apprezzata, riflessione comunicando a tutti i nostri amici e le nostre amiche che ci siamo, siamo sempre qui, e stiamo lavorando a tantissime nuove cose che speriamo di farvi scoprire il prima possibile.

Grazie a tutte le colleghe e i colleghi che hanno già collaborato con noi e a quelli che lo faranno. Grazie a chi crede nel nostro piccolo progetto artigianale e grazie a chi ancora deve scoprirlo. Dalla mia postazione di lavoro è tutto per oggi, ora è tempo di relax! A presto!

Chiara

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